... mi sono chiesto se era meglio cercare di capirla o semplicemente amarla ...

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Oggi, nel terzo millennio, non ho ben chiaro il significato, ma soprattutto il senso, della festa della donna. Riscatto sociale? Rispetto? Uguaglianza?

Ma non è già così? Non è questa la normalità?

Viviamo ancora in una società che discrimina la donna considerandola inferiore all’uomo, dove i posti di responsabilità e comando sono in capo a uomini (spesso del tutto incompetenti), dove se una donna è bella ed appariscente allora è una poco di buono, se una donna è dedita al lavoro e si impegna per crescere professionalmente allora è una arrivista che non sarà mai in grado di essere moglie e madre, dove una donna che viene aggredita e violentata non è la vittima ma la causa.

Per molti uomini la donna è semplicemente una sua “bella” appendice, un trofeo da mostrare agli amici, in pubblico, ma che non deve pensare.

Per me la donna è tutt’altro, ha sempre rappresentato una parte importante e soprattutto determinante della mia vita, prima mia nonna e mia madre, poi mia moglie e ora la mia piccola principessa.

Mia nonna, come descriverla, non trovo le parole, le prime che mi vengono in mente pensando a lei sono "mi manchi nonna, ti voglio bene". Mia nonna Iolanda, così si chiamava, era una persona forte, speciale, unica. Era il mio angelo custode, la mia guida, mi ha sempre protetto e coccolato (in effetti ero il suo "cocco"), mi ha insegnato ad essere la persona che sono e lo ha fatto con un amore ed una semplicità disarmante che erano solo suoi. Una sarta bravissima, mi ha insegnato a tenere in mano un ago e a rattoppare calzini, anche a fare piccoli sacchetti; mi ha insegnato ad abbrustolire il pane vicino al fuoco della stufa per ottenere una bruschetta e tante altre cose, ma più di tutto mi ha amato incondizionatamente facendomi sentire il centro del suo mondo ed oggi porto ancora quel l'amore dentro di me.

Mia madre, quant'era bella mia madre (lo è tuttora), super attiva, impegnata, sportiva, accompagnava me e i miei fratelli in palestra e dagli amici, ci aiutava nei compiti, ma allo stesso tempo non ci pensava due volte a metterci in riga quando diventavamo "birichini" (diciamo che sono stato buono con noi tre). Una donna minuta, ma dal carattere forte e presente, senza peli sulla lingua, quello che pensa quello dice (è tuttora così), in grado di diventare alta due metri per farsi ascoltare da noi figli.

Poi, circa 20 anni fa, ho conosciuto una donna, una ricciolona mora con due bellissimi occhi vedi, forte e determinata, che ha radicalmente cambiato la mia vita, ne ha preso in mano le redini e l'ha guidata fino a qui, trasformando un giovane uomo pieno di sogni ed aspettative in un uomo in grado di realizzarli. Un giorno mi regalò un biglietto con una rosa disegnata da lei (una favolosa artista e creativa) e una frase che diceva "Non voglio amarti, voglio esserti", ed è stato così. Al di là dei normali alti e bassi che ci sono in una coppia sana (e su questo si potrebbe scrivere un post lungo quanto la Divina Commedia di Dante), lei è la mia migliore amica, la mia confidente, la mia amante, la mia guida, l'angioletto buono e saggio che spunta sulla mia spalla e allontana da me il diavoletto che spesso vuole farmi fare qualche cavolata (ovviamente per la cronaca sono io quel diavoletto), è una donna complicata, testarda, protettiva con le persone che ama (in particolare modo i figli), una vera leonessa proprio come il suo segno zodiacale, una donna meravigliosa. Scontrandosi con il mio carattere mi sono chiesto se era meglio cercare di capirla o semplicemente amarla, cosa avrò scelto secondo voi?

Dopo qualche anno di matrimonio, questa stessa donna unica nel suo genere, ha deciso di farmi il più bel dono potessi mai desiderare, mi ha donano una fantastica meravigliosa donna in miniatura, la donna che più amo al mondo, mia figlia Alyssa Maria, una meravigliosa “mini lei”, nella bellezza e nel carattere. Semplicemente l’amore della mia vita.

Le donne sono il dono più bello che il Signore ci abbia fatto, vedono le cose in maniera completamente diversa da noi, ci completano, ci amano, ci fanno impazzire quando non parlano ma quel silenzio dice tante cose, non capiamo il 99% delle cose che fanno, ed alla fine anno sempre ragione loro.

Cari amici le donne sono "amore puro”, perciò rispettatele e soprattutto…. amatele.